Il "colore" dei Profughi

Parafrasando il titolo di un celebre film con Paul Newman, un articolo che sembrerà pieno di vetriolo, ma in realtà e' solo una constatazione di tutta una serie di fatti che rientreranno un una nuova etichetta dal titolo "te l'avevo detto!".

Dall'articolo che si legge su http://12alle12.it/202721-202721


CRESCENTINO. 25 MIGRANTI IN ARRIVO
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I migranti arriveranno nella frazione di San Grisante nelle prossime settimane per alloggiare nei locali di proprietà della diocesi di Vercelli situati accanto alla chiesa. L’ex asilo della frazione. Saranno ospiti del neo arrivato don Enrico Triminì, parroco di Saluggia.
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La decisione di accoglierli, nella frazione crescentinese, è arrivata però per motivi economici. Mario Giovannini, del patronato Acli, ha fatto sapere che in un precedente incontro il sacerdote “aveva ventilato l’idea di accogliere i migranti per avere a disposizione del denaro per sostenere le spese della chiesa. Non eravamo d’accordo e pensavamo che non ne avremmo parlato più“. Peccato che l’accordo tra la Curia, la Caritas ed i locali che ospiteranno i migranti ci fosse già. “Abbiamo fatto notare che all’edificio mancano i bagni– continua Giovannini- che il tetto è da rifare e manca anche il riscaldamento ma ci hanno detto che si tratta di problemi superabili. Hanno detto che i lavori inizieranno a breve e che per il momento verranno messi i bagni chimici in cortile“. Per il riscaldamento, le stufe a pellet. “Ci sentiremo traditi. A San Grisante non ci sono negozi, nè bar e nemmeno un luogo d’incontro, cosa faranno qui queste persone? Staranno senza far niente tutto il giorno, in piazza dove vanno i bambini a giocare“.
«Perché, perché nessuno pensa ai bambini?!» Helen Lovejoy

A Saluggia Don Triminì si era completamente disinteressato dei profughi nonostante le insistenze dei suoi parrocchiani, e purtroppo questa notizia conferma il soprannome che si e' guadagnato tra i saluggesi.

E conferma il fatto che a gestire i profughi ci si guadagna, i famosi 40 euro giornalieri non vanno a loro, ma a chi si occupa di loro. Rilancio l'idea di una cooperativa Ad Hoc sul territorio saluggese, vedi http://unaltrasaluggia.blogspot.it/2016/03/schiariamo-i-profughi.html

Ci sono molte strutture / situazioni trascurate in Italia, con gli anni i vari Governi hanno distrutto tutto, lasciando i nostri paesi vuoti ed abbandonati a loro stessi. Usiamo questi profughi come manodopera gratuita / a basso costo per ripristinate i nostri paesi con lavoro di pubblica utilità, potare quella siepe, sistemare quelle panchine, svuotate quei cestini e raccogliere le cartacce per terra.

Magari tutto ciò potrebbe ricreare quel "Senso Civico" che in Italia e' stato tranquillamente gettato alle ortiche. (A proposito, e ripristinare lezioni di "educazione civica" o "Cittadinanza e costituzione" facendole organizzare dal Comune nelle scuole? Ma a questo dedichiamo poi un articolo dedicato).

Perche' no?

Per approfondire, "Profughi e Lavori Socialmente Utili", basta cercare su google, facendo lo slalom tra notizie false scritte apposta per seminare zizziania.

https://www.google.it/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&ie=UTF-8#q=profughi+lavoro+utili

Giordano Rossi ha deciso di utilizzare la forza lavoro dei profughi assegnati dalla prefettura a Velo d’Astico. Con una convenzione stipulata con la cooperativa che gestisce i 6 profughi il Comune ha deciso l’utilizzo di 3 profughi per 4 ore al giorno in lavori socialmente utili (manutenzione strade per pulizia tombini, sfalcio con eliminazione erbacce e raccolta rifiuti) a fianco dei dipendenti comunali. Per le casse municipali il costo-lavoro è zero, è la cooperativa ad accollarsi le spese di gestione e assicurazione.
http://www.ilgazzettino.it/home/velo_d_39_astico_profughi_lavorano-1264711.html

Domenica di lavoro per un gruppo di volontari, tra cui alcuni cittadini stranieri rifugiati, che si sono ritrovati per svolgere lavori di pulizia per le strade attorno alla stazione. Guarda le foto scattate dal sindaco, Matteucci
http://www.ravennanotizie.it/articoli/2015/11/29/ravenna-profughi-al-lavoro-nella-zona-della-stazione.html

Stamani è stato firmato un protocollo d’intesa fra Regione, prefettura di Firenze e Anci: i profughi puliranno piazze, vie e giardini, magari le sponde dei torrenti: d’accordo con Comuni ed anche i consorzi di  bonifica. Già in parte lo stanno facendo. Garantiranno l’apertura di spazi pubblici ora chiusi oppure aiuteranno a tenere in ordine un pezzo di via Francigena. Non da soli, ma assieme (spesso) ai toscani che abitano quei luoghi. Da volontari, ricambiando l’ospitalità ricevuta.
http://www.firenzepost.it/2015/10/06/toscana-profughi-sono-5-900-in-415-strutture-e-ora-faranno-lavori-socialmente-utili/

Partito il progetto che impegna in lavori socialmente utili i giovani sbarcati sulle coste italiane provenienti dall'Africa. 34 quelli che vivono a Montemurlo in due strutture gestite dalle coop 22 e Pane e rose che hanno firmato una convenzione con Comune e Auser. Al progetto partecipa anche Asm che ha fornito scope, guanti, sacchi e rastrelli. Il sindaco: "Un modo per integrarsi e ricambiare l'ospitalità"
http://www.notiziediprato.it/news/pulizie-di-giardini-e-spazi-pubblici-al-lavoro-i-profughi-ospitati-a-montemurlo

Può darsi che non siano tutti volenterosi o disponibili, ma perche' non provare e verificare?






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