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Renzi scommette sulle energie fossili: “Serviranno ancora a lungo”
In partenza per gli Usa, il premier svela via Facebook la strategia energetica dell’Italia. Che non prevede passi significativi per combattere il riscaldamento globale
«Il petrolio e il gas naturale serviranno ancora a lungo», parola di Matteo Renzi. Al momento di partire per un tour negli Stati Uniti - dove tra l’altro il premier andrà a visitare in Nevada un impianto per produrre energia elettrica da fonti rinnovabili di Enel - in un post su Facebook il presidente del Consiglio lancia un chiarissimo messaggio anche in vista del prossimo referendum sulle trivelle del 17 aprile. E fa capire che nonostante la firma dell’accordo di Parigi contro il riscaldamento globale per il governo Italiano il clima e la decarbonizzazione dell’economia non è assolutamente una vera priorità. 
http://www.lastampa.it/2016/03/29/scienza/ambiente/inchiesta/renzi-scommette-sulle-energie-fossili-serviranno-ancora-a-lungo-gMJncZGpi04eT3i0N7Z7QJ/pagina.html

Ecco, la nuova realtà politica saluggese, di cui ancora non abbiamo deciso il nome, ragionerà proprio in modo contrario a quel bischero di Matteo Renzi.

Tutto quello che usiamo / facciamo / consumiamo e' un derivato dei combustibili fossili o ne e' in qualche modo legato, esempio banale, tutto quello prodotto in cina usa del petrolio per arrivare da noi offrendoci prodotti pessimi a costi non così convenienti.

Allora pensiamo in modo "differente", cerchiamo da subito di affrancarci dalla schiavitù del petrolio e delle sue fluttuazioni economiche, per principio riduciamo i consumi, gli sprechi, i rifiuti.

Rifiuti, come produrre solo 0,6 kg di indifferenziata in un anno
Mentre con lo Sblocca italia il governo Renzi autorizza nuovi inceneritori, sempre più comuni e famiglie in tutta Italia si muovono in direzione “ostinata e contraria”, cioè verso i rifiuti zero.
Sabato scorso sono stata invitata all’Education Training organizzato dal Centro Ricerca Rifiuti Zero di Capannori, per testimoniare la nostra esperienza di riduzione e monitoraggio rifiuti a livello familiare: riducendo a monte e riciclando tutto ciò che è possibile, abbiamo prodotto solo 0,6 kg di rifiuti indifferenziati in un anno a testa. Le medie italiane parlano di più di mezza tonnellata di rifiuti totali a testa, di cui almeno la metà è indifferenziata. Il nostro non è un risultato da eremiti o ossessionati, è un risultato raggiunto da una famiglia normale, che vive in affitto e ha 3 figli.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/03/29/rifiuti-come-produrre-solo-06-kg-di-indifferenziata-in-un-anno/2587879/

Le eccellenze ci sono, gli esempi anche, perche' non prenderle come riferimento, formalizziamole ed usiamole come linee guida per il futuro.

Il discorso "trivelle" è comunque complesso, non facile da sviscerare in un post di un piccolo blog come questo, ma solo qualche idea per farvi pensare.

1) Trivellare in cerca di Gas Naturale (meno inquinante ma anche esso in qualche modo "fossile"), e' una occasione che si dà per poter fare rilievi e vedere se c'e' petrolio.

2) Le destinazioni d'uso cambiano. Come per le cave che modificandone la destinazione d'uso diventano facilmente discariche, così trivellare per la ricerca di gas puo' diventare una trivellazione per petrolio se se ne trova una ragionevole quantità.

3) Ridurre i consumi, questo e' l'obiettivo. Quando comprate i biscotti, mille confezioni di plastica, perche' non un imballo di cartone? Oppure quando si compra un elettrodomestico, mille protezioni di plastica e polistirolo, poi chi li smaltisce? Iniziamo a tassare la produzione e l'importazione di imballi di plastica, avrebbe sicuramente più senso che trivellare.

4) Se siamo una delle eccellenze nelle energie rinnovabili, perche' non investire per diventarne i leader?

Avete presente il film Cassandra Crossing? A volte non vi sembra anche a voi di essere su un treno blindato, con dei malati altamente contagiosi. lanciati verso un ponte pericolante?

Comunque, al referendum per le Trivelle, vota "Si" per dire che non le vuoi!


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