Mi ero prefissato di non criticare in modo diretto le passate amministrazioni, volendo essere propositivo invece che critico.
Penso si dovrebbe rinunciare al "non mi piace!" a tutti i costi e sostituirlo con "non mi piace, perchè invece non si fa...." oppure un ancora più diplomatico "buona idea, però per renderla più bella potremmo anche fare...", però a Saluggia sappiamo andare oltre!
Pensando in ottica di decrescita (che vuole dire banalmente riduzione dei consumi!), e' stata una "buona idea" sistemare Via Don Carra e Via Lusani, ma forse si sarebbe dovuto pensare a fare interventi più mirati al risparmio.
Bene il piccolo giardinetto, ma era necessario ripavimentare e cambiare tutti i blocchetti di Via Don Carra?
Bene l'idea di allargare i marciapiedi in Via Lusani, ma perche' non ridurre l'intervento facendolo mirato a cio' che si cercava (allargare i marciapiedi), senza rifare per forza tutto (bloccando il paese!). Magari prima di fare i lavori, poi, si poteva parlare con i commercianti e pensare subito ad un parcheggio (magari a metà in via lusani, qualche cascina/abitazione in disuso?) invece che poi farlo lontano, tardi, di fretta e tremendamente scomodo? Forse anche una più attenta pianificazione e razionalizzazione dei lavori avrebbe portato a tempi decisamente meno lunghi per le opere...
Ma sono solo idee personali.
L'idea più particolare arriva pero' da un ex Sindaco (ma non deve ancora sistemare i suoi guai giudiziari?), che propone di risarcire gli abitanti ed i commercianti che hanno ed hanno avuto disagi da questi lavori, usando i soldi delle compensazioni per il nucleare. Quei soldi sarebbero non da toccare. Per rimborsare/risarcire le persone in questione, forse sarebbe meglio scegliere un'altra via.
I soldi del nucleare dovrebbero essere usati con un po' più di senno. Siamo passati dal non toccarli a spenderne prima 300mila, poi 500mila, e l'ultimo anno 800mila. Se non ci fossero quei soldi Saluggia sarebbe bella che in bancarotta.
Cerchiamo assieme di capire come spendere i soldi del nucleare, serve un piano comune e condiviso da tutti per rilanciare il paese dirigerlo verso una direzione più consapevole e coerente. Basta guardarsi le punte dei piedi, guardiamo un po' più lontano.
Commenti
Posta un commento
Attenzione: non verranno pubblicati commenti anonimi.