Nel 2017
saluggesi e santantoninesi saranno chiamati alle urne per eleggere un nuovo
Sindaco e Consiglio Comunale.
La novità,
rispetto alla tornata elettorale del 2012, è che il Consiglio Comunale, dagli
attuali 8 (compreso il Sindaco), sarò composto da 12 consiglieri, oltre il Sindaco. Le liste
dovranno essere composte da 12 candidati consiglieri, oltre il Sindaco,
(rispetto ai 7 più il sindaco del 2012)
La lista
collegata al Sindaco eletto otterrà i 2/3 dei seggi del Consiglio, mentre il
restante 1/3 viene attribuito alle liste di minoranza, con il metodo
proporzionale. In parole povere, 8 seggi andranno alla maggioranza, i restanti
4 verranno assegnati alla minoranza, oppure ripartiti proporzionalmente in base
ai voti ottenuti dalle rispettive liste (nel caso di tre o più candidati
sindaco)
Per l’elezione dei Comuni sotto i
5000 abitanti la legge dice che deve essere assicurata la parità di genere, cioè
ne basta uno del genere diverso (insomma ci devono essere sia uomini che
donne), ma non esistono sanzioni nel
caso in cui ciò non accada: la lista viene comunque ammessa.
Fatta questa
dovuta premessa, ci si pone davanti ad un quesito: mi piace il modo di far
politica che c’è a Saluggia? Mi sento rappresentato? Per
rispondere a queste semplici domande bisogna partire analizzando il voto del
2012.
Sempre più
persone di Saluggia e S.Antonino non si sente rappresentato dal vecchio modo di
fare politica in paese. La dimostrazione di ciò sta nel fatto che, se si analizza
il dato delle amministrative 2012, si scopre che questi nostri concittadini,
probabilmente sfiduciati o non sentendosi rappresentati da nessuna delle 5
liste allora in corsa per la carica di Sindaco, preferirono restarsene a casa anzichè recarsi alle urne
per scegliere chi dovesse essere il gruppo di persone che avrebbe dovuto
amministrare in questi 5 anni.
Questa fantomatica “Lista” rappresenta infatti il
30% (1077 persone) sul totale degli aventi diritto al voto ! Se a questa
percentuale poi andiamo a sommare le schede bianche e nulle che si ebbero nel
2012, si arriva al 33% dei 3558 saluggesi chiamati alle urne che hanno
scelto….di non scegliere il loro Sindaco.
Fatta questa
analisi, non ci resta che dire: CHE FARE?
Da qui
dovrebbe nascere la voglia di provare a mettersi in gioco, per creare qualcosa
di nuovo, fatto di persone relativamente nuove rispetto all’attuale panorama
politico saluggese, fatto perlopiù da persone che occupano gli scranni del
Municipio da circa 30 anni (con qualche volto nuovo, ma a manovrare i fili son
praticamente sempre gli stessi). Questi signori sono infatti legati al classico
schema “Votami e poi ci rivediamo tra 5 anni”, mentre sempre da più parti
d’Italia si sente il bisogno di maggior partecipazione, di un maggior
coinvolgimento della cittadinanza nel processo decisionale. O perlomeno nelle
decisioni che impattano maggiormente
sulla vita quotidiana. In altre parole, non è più tempo dell’uomo solo al
comando.
Perché ciò
non potrebbe accadere anche a Saluggia nei prossimi 5 anni?
Noi crediamo
di sì. Ci piacerebbe veder nascere qualcosa di Alternativo, un
movimento nuovo fatto di persone nuove, giovani, dinamiche, che dovrà portare
alla creazione di un gruppo di lavoro tale da poter far rinascere l’interesse
per la vita amministrativa del nostro paese, partendo proprio da coloro che oggi ritengono
di non essere sufficientemente rappresentati o rappresentabili dall’attuale
offerta politica di Saluggia.
Ciò che
vorremmo costruire è unito da quel sottile filo rosso che unisce un modello
diverso di sviluppo con un nuovo approccio alla vita amministrativa, capace di
mettere al centro la persona sugli interessi di parte. Questo lavoro ci porterà
a vivere il paese partendo dalla piazza, avvicinandoci alla gente, consapevoli
del fatto che tutto questo richiederà anni di lavoro, per far cambiare il
classico schema che lega da anni amministratori ed amministrati, dove questi
ultimi hanno voce in capitolo solo durante il voto, senza venire minimamente
coinvolti in quelle scelte decisive al rilancio del nostro paese, subendo
invece passivamente ciò che viene deciso nel Palazzo, spesso totalmente diverso
da ciò che era scritto nel programma elettorale, per il quale si erano
candidati ed hanno vinto le elezioni.
Ci batteremo
quindi per portare anche a Saluggia e S.Antonino quell’idea di Democrazia
Partecipativa, che con il contributo di tutti, sarà in grado di cambiare
veramente il nostro Comune.
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