Stazioni ferroviarie: come rigenerare un patrimonio

Era l'argomento già preso in mano da una passata amministrazione (forse il Marco Pasteris?), la richiesta per poter utilizzare le stazioni ferroviarie:

Spazi di promozione turistica e ambientale, centri culturali e di aggregazione per giovani e anziani, luoghi di attività solidali come la distribuzione di viveri e vestiario e basi logistiche della protezione civile: sono le quattro principali funzioni cui vengono destinati i locali delle stazioni della Rete Ferroviaria Italiana (RFI) concessi in comodato d’uso gratuito o in locazione agevolata a associazioni e enti locali. 

Leggete tutto il progetto su http://www.fsitaliane.it/fsi/Impegno/Per-le-Persone/Riutilizzo-Patrimonio-FS-Italiane/Riutilizzo-Patrimonio-FS ed anche sulla presentazione online http://www.fsitaliane.it/cms-file/allegati/fsitaliane/Impegno/Ricerca_stazioni_impresenziate.pdf

A parte l'immensa tristezza nel vedere le stazioni ferroviarie vuote, senza personale FS... che magari ne controlli la sicurezza e la sicurezza dei passeggeri... forse dovrebbero anche in questo caso smettere di pensare al profitto ma alla funzionalità ed al servizio... ma questo e' un discorso a parte!

Il Comune potrebbe trovarsi dei locali gratuiti per nuove attività, associazioni, etc... potrebbe essere interessante! Magari a Sant'Antonino si riuscirebbe a mettere anche una pensilina per proteggere dalle intemperie i bistrattati pendolari ed utenti! Contando poi che e' "Zona Quaglino" a Saluggia, quella parte di paese potrebbe diventare un nuovo centro del paese per le associazioni, per la cultura (ah che utopia!) e per il sociale!


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