5 minuti sul Bilancio

Intervento di Luca Benedetto durante l'assemblea pubblica del 21 ottobre 2016.

Una delle cose che noi, come gruppo di riflessione, si voleva fare era tentare di migliorare la gestione del nostro comune… però migliorare qualcosa senza conoscerlo non ci pareva cosa giusta, ed allora prima di pensare come si potrebbe spendere meglio il denaro a disposizione del comune ci è sembrato corretto capire come è stato speso nel recente passato.

Corretto perché è l’approccio che userebbe un buon padre di famiglia che dovesse, per un qualsiasi motivo, intervenire sul proprio bilancio famigliare!

In tale ottica siamo andati a vedere il bilancio consuntivo del 2015, così da avere le voci stabili e non previsioni di spesa non ancora consolidate.

Chiunque s’avventuri nella lettura del bilancio comunale sa perfettamente che non è scritto in modo da facilitarne la lettura, la comprensione o per supportare ragionamenti d’ottimizzazione, poiché le regole che indicano come redigere un bilancio comunale sono pensate per le grosse realtà, le grandi città dove ogni capitolo di spesa, ogni centro di costo, devono rendere conto individualmente su come e quanto hanno speso.

Questa modalità di scrittura del bilancio aiuta, genericamente, a controllare che ogni singolo capitolo di spesa sia consistente con se stesso… dico genericamente perché la lettura del bilancio consolidato 2015 del nostro comune ha riservato la sgradita sorpresa di una bizzarra somma, bizzarra pe una maestra delle elementari visto che 33+10=50:



Purtroppo questa modalità di scrittura del bilancio, che potremo definire “verticale”, mal si presta ad analisi per capire come migliorare la spesa in generale… per questo motivo abbiamo provveduto a ricapitolare il bilancio non per centro di spesa ma per logica di spesa, mettendo insieme tutte le spese della stessa tipologia per tutti i centro di costo, ottenendo così un bilancio che potremo definire “orizzontale”!

Da quest’analisi si possono scovare alcuni interessanti punti sui quali, intervenendo in modo puntuale e ragionato, si potrebbe spendere di meno, o spendere meglio o quanto meno spendere Saluggese!
Un paio d’esempi per capire:

1. Spesi per utenze – Telefonia fissa: 40.057,75 € sono tanti, tanti soldi in un momento dove la fonia fissa è quasi sparita dalle nostre case e dove le offerte degli operatore sono, genericamente, a corpo. Per risparmiare qualche soldino basterebbe fare una gara d’appalto a corpo di tutto il servizio di telefonia!

2. Canoni assistenze informatiche: circa anche qui 40.000€, qualcosa di meno visto che in una voce, valorizzata 10.463,60 €, ci sono anche le spese postali, ma dubito che si spesi veramente 10.000€ in posta! Per la manutenzione delle dotazioni informatiche di un comune sono tanti, tanti soldi!

3. Spese per servizio di custodia e pulizia palazzetto dello sport: 22.500,00 € credo che chiunque abbia frequentato in un momento o l’altro il palazzetto sappia che è ben custodito ma non così ben pulito. Qui si potrebbe pensare a qualcosa d’innovativo per far si che parte di questi soldi restino ai Saluggesi, magari pure migliorando la pulizia dei locali! Un’idea, banale, potrebbe essere di non dare il servizio di pulizia a nessuno ma acquistare 20.000€ in voucher da 10€, e dare a volontari/e Saluggesi fino a 3 voucher al giorno in cambio di tre ore di pulizia del palazzetto. Sono certo che mamme casalinghe, studentesse universitarie e similari di Saluggia potrebbero essere interessate ad una simile proposta!

Questi sono solo tre esempi di come, la corretta ed intelligente lettura del bilancio, mostri la dove intervenire avendo non solo fantasia ma soprattutto voglia di prestare la stessa attenzione ai soldi pubblici e personali, e per alcune voci grosse ove si abbia la disponibilità di risorse in conto capitale per fare progetti ad ampio respiro per incidere in modo significativo su singole voci, un esempio su tutti la spesa di gas per riscaldamento nel nostro comune è pari a 187.387,06 €, e si potrebbe facilmente abbattere in modo significativo procedendo alla cappottatura dei maggiori “consumatori”!



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