A Saluggia, trasferimento lavoratori Diasorin e cassa integrazione Livanova

Dalla Giunta Barberis, troppo occupata a fare altro (come a costruire strade) un silenzio imbarazzante.

In questi giorni abbiamo appreso dai giornali che Diasorin ha avviato la procedura di cessione di ramo d’azienda della logistica a DHL Supply Chain, che comporterà, dal 1 luglio prossimo, l’assorbimento, dall’azienda di trasporti e logistica, e il trasferimento da Saluggia a Vercelli di 36 lavoratori. Questa improvvisa notizia ha colto tutti di sorpresa, destando sicuramente tra i saluggesi un certo clamore, e probabilmente anche qualche preoccupazione. 

Anche noi non siamo rimasti indifferenti a tale notizia, se non altro, stando a quanto riportato dai giornali, per i motivi che parrebbero aver indotto l’azienda a tale scelta. Pur non entrando nel merito della legittima decisione aziendale, ci preme soffermarci su un fatto che, se confermato, necessiterebbe qualche risposta da parte della Giunta Barberis. 

Da quanto appreso dai giornali, infatti, pare che la motivazione a base del trasferimento sia l’impossibilità di ampliarsi all’interno del sito Sorin e quindi, per destinare locali ad attività di ricerca, c’era la necessità di liberare degli spazi in aree occupate da uffici. Va però ricordato che il nuovo piano regolatore ha rimosso, per l’area Sorin, quei vincoli di inedificabilità presenti con il vecchio piano. 

Un risultato che la Giunta Barberis aveva rivendicato, in linea con le richieste avanzate dalle aziende presenti nel polo biomedicale. Ora, o i vincoli di inedificabilità permangono, e quindi non è vero ciò che è ci è stato raccontato, oppure la Giunta Barberis non ha saputo instaurare un dialogo credibile con le aziende del comprensorio, che non essendo venute a conoscenza delle nuove opportunità, hanno preferito in qualche modo allontanarsi da Saluggia. 

In ogni caso il silenzio dell’Amministrazione su questa vicenda, come per altro anche sulla cassa integrazione in Livanova che sta interessando circa 600 lavoratori, di cui molti saluggesi, denoterebbe una scarsa attenzione verso il mondo del lavoro e, più in particolare, verso le principali aziende che operano a Saluggia. Inoltre, se trovasse fondamento l’indiscrezione, trapelata in questi giorni, di una richiesta di ampliamento avanzata oltre un anno fa da Diasorin a cui il Comune non avrebbe risposto, sulla vicenda calerebbero ulteriori ombre.

Se così fosse, perché il Comune non ha risposto a tale richiesta dell’azienda? Se invece su quell’area permangono vincoli, la Giunta, pur smentendo sé stessa, non avrebbe potuto chiedere a Diasorin e DHL di rimanere sul nostro territorio proponendo di svilupparsi nella nuova area PIP oppure all’Ecomostro di S. Antonino? In questo modo, oltre a mitigare il disagio dei lavoratori, si sarebbero potute gettare le basi per eventuali opportunità lavorative per il futuro. 

A queste domande avremmo ottenuto risposta se avessimo letto qualche dichiarazione da parte del sindaco, che invece ha preferito finora mantenere un silenzio, ma forse parlerà dopo aver letto questo comunicato. Uno dei principali obiettivi del nostro programma amministrativo sarà proprio quello di instaurare un dialogo costante con tutte le realtà industriali saluggesi, e specialmente con tutte le aziende del comprensorio Sorin, facendo sentire tutto il peso e la vicinanza dell’Amministrazione Comunale, al fine di venire incontro alle esigenze delle aziende e salvaguardare i posti di lavoro. 

Tutte cose che in questi anni non abbiamo visto fare da questa Amministrazione Comunale, troppo impegnata a fare altre cose, come a costruire strade, per occuparsi dello sviluppo lavorativo del paese, che in questi anni ha visto, da parte delle aziende del comprensorio Sorin, una riduzione del proprio impegno a Saluggia, con il trasferimento di parte delle loro attività ed evidenti ripercussioni sull’occupazione locale.


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