Partecipazione al tavolo trasparenza nucleare. Facciamo chiarezza.

Pubblichiamo il comunicato stampa in risposta all'intervista del sindaco Barberis, apparsa settimana scorsa su un giornale locale, in merito alla partecipazione del nostro capogruppo al Tavolo di Trasparenza sul Nucleare, tenutosi in Regione il 7 marzo scorso 

COMUNICATO STAMPA

PARTECIPAZIONE AL TAVOLO TRASPARENZA NUCLEARE. FACCIAMO CHIAREZZA
Il Sindaco avrebbe dovuto informare il Consiglio, invece non l’ha fatto.


In questi giorni ho letto su un giornale locale la reprimenda del Sindaco Barberis nei miei confronti perché, a suo avviso, non avrei portato rispetto alle istituzioni per non averlo informato della mia partecipazione al Tavolo di Trasparenza Nucleare del 7 marzo scorso. Una questione formale che mi era parso di aver chiarito, da uomo a uomo, il giorno seguente nel colloquio in Comune. Ma evidentemente mi sbagliavo. Nelle sue dichiarazioni traspare soprattutto il fatto di voler far sapere a tutti di avermi sgridato, come si farebbe con i bambini disubbidienti. Se dal punto di vista formale Barberis ha ragione (e infatti questa incomprensione mi pareva esser risolta nel corso di quel breve colloquio), dal punto di vista sostanziale non ne ha. Avendo avocato a sé stesso ed al suo consulente (pagato da tutti i cittadini) la questione nucleare, sottraendola alla Commissione Ambiente, pare che su tutti gli argomenti inerenti il nucleare debba calare il silenzio. Se è vero che l’invito è rivolto al solo Sindaco, egli però, per rispetto delle stesse Istituzioni, avrebbe dovuto informare tutti i consiglieri, di maggioranza e minoranza, nel corso del Consiglio Comunale del 5 marzo (ovvero 2 giorni prima della riunione, ndr), visto che il punto all’odg prevedeva le “Comunicazioni del Sindaco”.

Invece non l’ha fatto. In quella sede avremmo potuto manifestargli la nostra volontà di partecipare. Non avendolo fatto, ci siamo rivolti ad alcuni consiglieri regionali chiedendo se fosse possibile partecipare in qualità di consiglieri comunali. Non essendoci questioni ostative a riguardo, una volta giunto negli uffici della Regione non sono stato cacciato, ma mi è stato fatto firmare un foglio di presenza. Sempre nell’intervista, il sindaco afferma inoltre che mi sarei presentato “a suo nome” ed in veste di capogruppo di minoranza. Niente di più falso. Non avrei mai potuto farlo, proprio perché avrei dovuto avere tra le mani un foglio di delega da egli stesso firmato. Quando ho posto due semplici domande, cosa per altro consentita, mi sono qualificato come semplice consigliere comunale, onde evitare di dare l’impressione di esser lì per verificare l’operato del sindaco del mio paese. La mia presenza al tavolo della trasparenza era semplicemente legata al fatto di voler approfondire un argomento di interesse pubblico. Infine occorre un’ultima precisazione. Alla domanda rivolta dal sindaco Barberis ai relatori circa l’aggiornamento del piano di emergenza esterno, la prefettura di Vercelli ha sì detto che per il suo completamento mancano alcuni dati da parte di Sogin, ma ha anche sottolineato che il Comune di Saluggia non ha risposto alle richieste della Prefettura e lo invitava a presentarsi a Vercelli con i dati quanto prima.

Chiudo dicendo che in futuro mi aspetto anche da parte del Sindaco il rispetto delle istituzioni, invitandolo ad informare tempestivamente il Consiglio Comunale sulle vicende inerenti il nucleare e di eventuali partecipazioni a riunioni che riguardano la nostra Comunità, perché, da oggi, è bene che sappia che sarà nostra intenzione partecipare a tutti i futuri tavoli sul nucleare. Con o senza il suo assenso.

Emanuele Pedrazzini

Capogruppo Un’Altra Saluggia è Possibile



Commenti